E' il titolo di un libro che mi è stato regalato per natale. Devo confessare che sia il titolo che l'autore, Johan Harstad, non mi dicevano assolutamente niente; e per di più la copertina mi pareva abbastanza triste: colori spenti e un ragazzo con le mani in tasca, insomma niente di accattivante. Poi ho letto l'opinione dell'autore sulla quarta di copertina e ho iniziato subito a leggerlo. La riporto qui, nella speranza che anche qualcuno di voi ne sia attratto e decida di leggere il libro.
"Che ne è stato di Buzz Aldrin? Chi si ricorda del secondo uomo che ha messo piede sulla luna dopo Neil Armstrong?
Per Mattias, nato in quella mitica notte del 20 luglio 1969, il capitano Edwin "Buzz" Aldrin è un idolo, simbolo di tutti coloro che svolgono il proprio compito e spariscono nella folla, contenti di fare la loro parte, essere una ruota dell'ingranaggio.
Non tutti vogliono essere il numero uno, e Mattias si è ostinatamente votato all'invisibilità: How to disappear completely?, dice una canzone dei Radiohead amata dall'autore. Così ha sempre tenuto nascosto il suo talento per il canto,tranne un'unica volta: quando l'ha fatto esplodere al ballo del liceo per conquistare l'amore di Helle. E anche se l'amico Jorn l'ha sempre pregato di cantare nella sua band, Mattias resta lontano dai riflettori: lavora in un vivaio e coltiva il suo giardino, una vita felicemente normale. Ma anche un ingranaggio ben funzionante rischia di incepparsi e da un momento all'altro si può essere sbalzati fuori dalla sicurezza dela propria orbita, in assenza di gravità. Mentre tutto gli crolla attorno, Mattias segue la band di Jorn per un concerto alle isole Faroe e sbarca nella magnifica desolazione del loro paesaggio lunare: forse è in questo luogo dimenticato che vanno a finire le cose perdute, forse è qui che Mattias può ritrovare se stesso, affrontare i propri fantasmi e scoprire che non si può fluttuare nello spazio della propria solitudine, che l'amicizia e l'amore ci impediscono di sparire completamente. Una scrittura pulsante come una colonna sonora che macina rock e cultura pop in un crescendo di immagini sorprendenti, nitide e intrise di una poesia lieve e malinconica. Un inno al non apparire che è una salutare provocazione in una società ossessionata dal protagonismo."
E' uno dei miei libri preferiti, una volta iniziato l'ho letto tutto d'un fiato.
E' incredibilemente coinvolgente, sembra di essere accanto a Mattias, di stare al suo fianco, di entrare nei suoi pensieri. E anche le descrizioni dei paesaggi sono mozzafiato: mi hanno fatto venire proprio voglia di visitare la Faroe.
La storia di Mattias merita decisamente un po' di attenzione.
venerdì 26 marzo 2010
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